Questa terza generazione di HYUNDAI I20 ha uno stile molto personale
ed è la prima a vantare fra i pregi la guidabilità, grazie alla precisione
dello sterzo e del cambio. Da "grande" i contenuti: non mancano il
cruscotto digitale (ben leggibile ma poco personalizzabile), un eccellente
sistema multimediale con schermo di 10,3'' e i più recenti sistemi di aiuto
alla guida. Alcuni di questi, come il cruise control adattativo, sono però
riservati alle versioni con cambio robotizzato a doppia frizione. Promosse
anche le finiture (le plastiche sono dure ma ben lavorate) e l'abitabilità.
Quanto al bagagliaio, quello delle 1.2 a quattro cilindri è capiente
(352/1165 litri), mentre sulle 1.0 turbo a tre cilindri si riduce di ben 90
litri (262/1075). La "colpa" è del fatto che l'intero doppiofondo è
occupato dalla batteria agli ioni di litio del sistema mild hybrid: nei
rallentamenti un'unità elettrica trasforma il moto delle ruote in corrente (che
viene inviata proprio a questo accumulatore a 48 volt) mentre nelle
accelerazioni contribuisce a far girare l'albero a gomiti.
